mercoledì 11 maggio 2011

I pollici di Megan Fox

Adesso devo chiederti un piccolo sforzo di fantasia, Ale. Immagina di essere un uomo, sulla trentina d'anni e d'aspetto gradevole ma non particolarmente attraente.
Incontri una sera in un american bar Megan Fox che beve un Manhattan, inguainata in un tubino blu.
(Se ti stai chiedendo che razza di storia inverosimile è questa, dove trovi Megan Fox sola soletta mentre tira fuori la ciliegia dal suo cocktail e l'afferra con le labbra, ti ricordo di averti chiesto all'inizio del nostro patto narrativo di fare un piccolo sforzo di fantasia. E poi non sei neanche un uomo.)
Ti avvicini trovando il giusto equilibro fra il discreto e l'essere sicuro di te, e ti rendi conto che è uno di quei giorni dove sedurre ti viene naturale: non ti esponi troppo, lasci che lei parli, fai la battuta giusta e riesci a coordinare tutto questo con una spontaneità tale da far pensare a chiunque, anche alla tua famosa interlocutrice, che tu sia sincero e naturale perché ti stai davvero godendo la sua compagnia e non per qualche viscido tentativo di manovramento per portarla a letto, farle un filmino di nascosto e venderlo alla Vivid.
Comunque, più tardi a letto ci andate per davvero.

La mattina dopo la vedi gironzolare in shorts e felpa: ti si contorce lo stomaco nel vedere che è comunque uno schianto di ragazza anche senza il trucco. Fate colazione insieme e lei ti racconta di quando la domenica mattina andava a trovare la nonna e sul tavolo della cucina c'era una torta di mele appena sfornata, preparata proprio per l'amata nipotina.
È così adorabile, è così normale.

Iniziate a vedervi in maniera continuativa.
È molto ambiziosa, non avevi mai considerato certi aspetti della vita di un'attrice come la preparazione fisica e il metodo Stanislavskij. Spesso la mattina si alza presto per fare jogging e le prove negli studios le prendono tantissimo tempo. Anche quando passa a casa tua dopo il lavoro è ancora assorbita dagli esercizi di memoria emotiva. Siete stanchi da morire entrambi, ma a te è concesso di essere te stesso a lavoro, lei per contratto deve essere un'altra persona.
La osservi spesso mentre si prepara prima di uscire la sera. La ricerca parossistica della perfezione di chi è un'icona e non può permettersi di essere sotto le righe ad un importante evento mondano. A volte ti rimprovera se non ti sei azzimato per bene. Adesso anche tu stai sotto i riflettori e brilli, anche se non di luce propria.
In fondo alla scarpiera ci sono le tue vecchie converse. Non ti ricordi più dell'ultima volta che le hai indossate. Quando eri single e le sere erano consacrate agli amici di sempre ti sfilavi le tue Ferragamo con allacciatura Oxford, lasciavi la cravatta sul letto ed eri un ragazzo come tanti che guarda il Super Bowl alla Tv. Ti manca tutto questo, ti manca come non avresti mai potuto credere.

I pollici di Megan Fox sono tozzi, malformati. È l'unico difetto che sei riuscito a notarle nei mesi in cui siete stati insieme. Stranamente, il ricordo di quelle unghiette focomeliche è l'unico a stringerti il cuore in una morsa nostalgica quando ripensi alla tua relazione con un sex symbol.
Esci fuori dal portone di casa tua, sotto c'è la tua ragazza che t'aspetta per andare a vedere la partita dei New York Giants. Anche lei indossa delle vecchie scarpe da ginnastica.