mercoledì 23 maggio 2012

#CapaciDi

"[...] Probabilmente è in Italia che la mafia, reduce dalle sue esperienze e conquiste americane, ha realizzato la forza piú grande: dall'epoca del suo compromesso storico con il governo parallelo, è stata in grado di far uccidere giudici istruttori o capi della polizia: pratica con cui aveva inaugurato la sua partecipazione alle montature del «terrorismo» politico. In situazioni relativamente indipendenti, l'analoga evoluzione dell'equivalente giapponese della mafia dimostra bene l'omogeneità della nostra epoca.

Ci si sbaglia ogni volta che si vuole spiegare qualcosa opponendo la mafia allo Stato: essi non sono mai in rivalità. La teoria verifica con facilità ciò che tutte le dicerie della vita pratica avevano dimostrato troppo facilmente. La mafia non è un'estranea in questo mondo: ci si trova perfettamente a suo agio. Nell'epoca dello spettacolare integrato, essa appare come il modello di tutte le imprese commerciali avanzate."

(Guy Debord, Commentari sulla società dello spettacolo, XXIV, 1988)

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