giovedì 24 maggio 2012

[intermezzo musicale - 10 anni, 10 canzoni]

È da ieri che blog molto piú autorevoli e cliccati del mio (anche DLSO di Enver) stanno facendo questa cosa. Quando Dietnam mi ha spiegato in che consistesse il giochetto, non ha specificato se devo fare una classifica basata sulla musica degli anni '90 in generale o sulla musica che io ho amato dai 3 ai 13 anni. E dato che sto postando dal cellulare (a proposito, l'app ufficiale di Blogger per Android fa schifo) non allegherò i video.

Solo parole.
E dato che tutti si stanno impegnando per degli elenchi di qualità che non sfigurerebbero in un programma di Fazio e Saviano, io vi propongo un po' di sana cacca che adesso ascolto di rado, colpevolmente e con un piacere sotterraneo.*

10) Vogliamo parlare dei Prozac+? Sí, Pastiglie è bella e nel video ci sono smarties a secchiate, sí va bene l'heavy rotation di Acidoacida in prima media, ma vogliamo parlare di quanto è lirica Gm? Non è cantata dalla voce celestiale di Eva, ma un pezzo che inizia con "mi farei analizzare per capirti" è la serenata definitiva.

9) Quasi certamente  Punk rock song non è il miglior pezzo dei Bad Religion. Ma per me era quanto di piú punk fosse mai stato inciso.

8) In tempi in cui non riuscivo ancora a riempire le scollature delle magliette c'erano un sacco di tizie che facevano one-hit-wonder da pigiama party e poi andavano dritte dritte dentro il buco nero della discografia (per uscire da un buco bianco come impiegate all'ufficio di collocamento. Se dice bene).
This is how we party delle S.O.A.P.era uno di quei prodotti creati per ragazzine che non avevano né l'età per andare a ballare né i soldi per comprarsi un disco decente. Quando c'erano 20000 lire poi le si spendevano per le magliette della Onyx col puppet della flygirl.

7) Devo riconoscere che su Mtv passavano anche pezzi interessanti, almeno all'epoca. Cosí poteva capitare di ascoltare degli ottimi pezzi fra Dial Mtv o la european top chart presentata da Eden. Con un briciolo di fortuna potevi anche accendere la tv e trovare Loser di Beck.

6) Per favore ditemi che fine hanno fatto i Catherine Wheel. Ma solituda era splendida.

5) Di certo avrebbero fatto bene a smettere di fare album, i Metallica. Load e reload. Inutili duetti con Marianne Faithful. Hero of the day era un boccaglio in un mare di merda.

4) Come sarei cresciuta senza le Lunachicks? Sarebbe stata diversa la mia vita se non mi avessero registrato Yeah in una cassetta mista con i Rappresaglia nel lato B?

3) Nell'atavica lotta fra Oasis e Blur chi vince sono indubbiamente i Blur. Ma per non fare torti la medaglia di bronzo va sia a Wonderwall che a Boys and girls. Tiè!

2) Io ascoltavo i Nirvana quando erano mainstream, ossia quando il cadavere di Kurt Cobain era ancora caldo e, ehm, fumante. E siccome non ho mai conosciuto un uomo saggio (e semmai era una donna) al secondo posto ci sta Territorial pissings.

1) Il premio collettivo Classe 1999 va a tre (tre!) canzoni di transizione. Dopo loro ci sono stati i Dead Kennedys, per dire. E dunque, squilli di trombe per Linoleum dei NoFX, Genocide degli Offspring e F.O.D. dei Green Day. Ho consumato nastri e lettori cd ascoltandole. Chiedete a mia madre.

*(di certo non sono le migliori canzoni degli anni '90, ma sono i miei anni '90. E non ci sono neanche tutti: ho evitato tutti quei brani che avevo inserito in un altro post: ecco perché in questa sede non si menzionano i Soundgarden. O le Spice Girls.)

mercoledì 23 maggio 2012

#CapaciDi

"[...] Probabilmente è in Italia che la mafia, reduce dalle sue esperienze e conquiste americane, ha realizzato la forza piú grande: dall'epoca del suo compromesso storico con il governo parallelo, è stata in grado di far uccidere giudici istruttori o capi della polizia: pratica con cui aveva inaugurato la sua partecipazione alle montature del «terrorismo» politico. In situazioni relativamente indipendenti, l'analoga evoluzione dell'equivalente giapponese della mafia dimostra bene l'omogeneità della nostra epoca.

Ci si sbaglia ogni volta che si vuole spiegare qualcosa opponendo la mafia allo Stato: essi non sono mai in rivalità. La teoria verifica con facilità ciò che tutte le dicerie della vita pratica avevano dimostrato troppo facilmente. La mafia non è un'estranea in questo mondo: ci si trova perfettamente a suo agio. Nell'epoca dello spettacolare integrato, essa appare come il modello di tutte le imprese commerciali avanzate."

(Guy Debord, Commentari sulla società dello spettacolo, XXIV, 1988)