sabato 29 gennaio 2011

#2

Non ho mai capito se anche per gli altri era così, o se ero solo io ad aver trovato difficoltà nel vivere. C'erano (e ci sono) certi periodi in cui sembrava facile andare avanti, come se le persone e gli eventi che mi si presentavano si fossero messi educatamente in fila indiana davanti a me, come per conoscermi. Poi... la locuzione che si usa solitamente è “gli eventi precipitano”, come se si trattasse di una bufera che ti butta a terra, ed in effetti, sì, sono delle bufere... però, ecco, l'espressione che cercavo è “essere travolto dagli eventi”. Era come se quella coda passasse dalla modalità inglese a quella italiana, ed io perdevo il filo di tutto quello che mi stava succedendo. Iniziava quando trascuravo qualcosa, solitamente il tempo. E poi non riuscivo più a riprendere le redini per un bel pezzo.

3 commenti:

  1. Capita anche a me di scrivere degli incipit di racconti. Poi, dopo qualche ora, o qualche giorno, o qualche mese, a volte anni, li elimino.

    Hai descritto bene questa sensazione dell'essere travolti dagli eventi. La sensazione che sia la vita a vivere te e non tu a vivere la vita.
    Non sempre però è un fatto negativo. A volte le cose migliori accadono proprio quando lasci andare le redini, no?

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  2. Credo che dipenda dalla situazione in cui lasci andare le redini: io ad esempio sono incapace di gestirmi al meglio la mia vita da studentessa, e le cose migliori le sto perdendo per strada, temo!

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  3. Sarà il futuro a dirti se davvero hai perso le cose migliori per strada ;-)

    Magari invece sono soltanto le peggiori o quelle ininfluenti.

    (comunque credo che il problema di non riuscire a gestirsi al meglio la propria vita sia piuttosto comune).

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