lunedì 13 maggio 2013

Le condoglianze alla festa della mamma


Il piú grande regalo che posso fare a mia madre è di non farle gli auguri. È una persona a prescindere da me e mio fratello. Cresciamo nel pensiero che una madre sia prima di tutto una madre e che i figli siano la sua priorità, la sua ragione di vita. Mia madre esiste a prescindere da me, la sua individualità non dovrebbe avere cordoni ombelicali. I figli non dovrebbero essere l'unica gioia di una madre.

Cos'è la madre se non una donna e cos'è la donna se non un essere umano? E come arrivano queste qualità presunte di sacrificio e di azzeramento di sé nella dedizione?

“Perché nella maternità adoriamo solo il sacrificio? Dov'è scesa a noi questa inumana idea della immolazione materna? Di madre in figlia, da secoli, si tramanda il servaggio. È una mostruosa catena… Tutti si accontentavano: mio marito, il dottore, mio padre, i socialisti come i preti, le vergini come le meretrici, ognuno portava la sua menzogna rassegnatamente. Le rivolte individuali erano sterili e dannose: quelle collettive troppo deboli ancora, ridicole quasi, di fronte alla paurosa grandezza del mostro da abbattere.”
(Sibilla Aleramo, Una donna)

Nessun commento:

Posta un commento