lunedì 14 febbraio 2011

#6 - il disagio

È diventata ancora più bella, in questi due anni. I capelli liscissimi, corvini che ondeggiano lungo la schiena.
"Attenzione: si avvisano i gentili passeggeri e tutto il personale della metropolitana che a causa di un guasto tecnico il servizio verrà rallentato. Ci scusiamo per il disagio"
Le palpebre e le labbra hanno una tonalità borgogna, spiccano sul candore della pelle. Passa oltre, si piazza al centro della banchina. Non so se mi ha
"Attenzione: si avvisano i gentili passeggeri e tutto il personale della metropolitana che a causa di un guasto tecnico il servizio verrà rallentato. Ci scusiamo per il disagio"
Il ragazzo vicino a me è molto elegante. E carino. La banchina si riempie, mi distraggo dall'attesa dandogli qualche occhiata.
"Attenzione: si avvisano i gentili passeggeri e tutto il personale della metropolitana che a causa di un guasto tecnico il servizio verrà rallentato. Ci scusiamo per il disagio"
Ci sorridiamo con rassegnazione.
"Attenzione [...]"
Ho scelto un pessimo abbigliamento per un colloquio, in più sono in ritardo. Lei è dimagrita, mi pare. Ad ogni modo è ancora più bella rispetto all'ultima volta che l'ho vista.
"Attenzione: si avvisano i gentili passeggeri e tutto il personale della metropolitana che a causa di un guasto tecnico il servizio verrà rallentato. Ci scusiamo per il disagio"
Allora era nel letto del mio ragazzo. Da come si è fatta strada nella folla, direi che non ha perso quella spavalderia sfacciata. È diventata più volgare forse, sicuramente più affascinante.
"Attenzione: si avvisano i gentili passeggeri e tutto il personale della metropolitana che a causa di un guasto tecnico il servizio verrà rallentato"
Non si scusano neanche più. Io e il ragazzo ci guardiamo. Altro sorriso rassegnato.
Quant'è carino.
Mi volto, non la vedo.
"Attenzione: si avvisano i gentili passeggeri e tutto il personale della metropolitana che a causa di un guasto tecnico il servizio verrà rallentato. Ci scusiamo per il disagio"
Faccio un passo in avanti, oltre la linea gialla. Eccola.
Sono voltata verso di lei, dando le spalle alla direzione dalla quale provengono i treni.
Mi sono voltata per guardare lei, vedere la sua espressione, il suo aspetto curato, metropolitano.
Fisso la sua spavalderia per un unico, lungo istante come in uno spaghetti western.
(diciamo che la percezione temporale va a farsi benedire, in certe situazioni)
E lei abbassa lo sguardo, si volta e sprofonda nella folla.
"Attenzione: il servizio riprende regolarmente"
Mi giro verso il ragazzo elegante. Ci sorridiamo.

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