lunedì 7 febbraio 2011

[intermezzo epato-didascalico]

Non sto aggiornando per il semplice fatto che non ho altri pezzetti di racconti che mi piacciano abbastanza. Tra l'altro nutro non pochi dubbi sulla validità di questi. In più mi sento male. Alzino la mano quanti di voi hanno coscienza del loro fegato nello stesso modo in cui hanno coscienza della lingua o delle mani.
Il mio fegato è vivo, e a quanto pare non se la passa benissimo. Tra l'altro è un vicino d'organi alquanto rompicoglioni e si lamenta ogniqualvolta la cassa toracica si muove. Traete voi le conseguenze. Adesso so che non vorrei mai essere una delle mie costole, poverette. Tutto il tempo a sentirlo contorcersi e protestare per ogni minima dilatazione polmonare. Lo posso sentire fin da qui: "Basta, è sempre lo stesso bordello! Inspira-espira-inspira-espira [mi verrebbe da rispondergli 'dai la cera-togli la cera', ma dubito che il vecchio fegato abbia mai visto Karate Kid] inspira-espira! Piantatela o vi chiamo i carabinieri!" et cetera.
Che diavolo gli sia preso, non ne ho idea.

Nessun commento:

Posta un commento